La nostra azienda agricola è costituita da circa 3 ettari di terreni coltivati in parte a frutteto, in parte ad orto e soprattutto ad uliveto.
Gli uliveti contano circa 800 piante e rappresentano la coltivazione principale dell'azienda.
L'ulivo è senza alcun dubbio uno degli elementi caratteristici del paesaggio ligure, presente sul territorio già dal 3000 a.C., anche se è soltanto dalla fine del 700 che le coltivazioni si espandono considerevolmente su pendici collinari e montane della regione, sino agli estremi limiti climatici della stessa coltura. Il clima, l'esposizione e il terreno sono ideali per assicurare un prodotto di alta qualità.
Potrete degustare l'olio extra vergine, fiore all'occhiello della nostra azienda agricola, un olio con un basissimo grado di acidità, prodotto da olive taggiasca, pignola e merlina, cultivar tradizionali della nostra zona. Gli uliveti vengono condotti senza utilizzo di diserbanti e pesticidi, le olive raccolte e portate al frantoio in tempi brevissimi, vengono macinate a pietra. Ne otteniamo un olio dal sapore delicato, con un retrogusto che ricorda leggermente il pinolo, lievemente amarognolo sul finale.
Antica e tradizionale coltivazione qui a Castelbianco è quella della ciliegia, e la nostra azienda è una delle poche rimaste che continuano a praticarla con circa 200 piante. Per gustare le diverse varietà tipiche vi consigliamo di venirci a trovare nel periodo che va dal 10 - 15 maggio fino alla prima decade di giugno. Mentre per tutto il resto dell'anno potrete assagiarle sottoforma di confettura.
Da non perdere poi lo spettacolo della fioritura dei ciliegi nel mese di marzo.
Oltre alle ciliegie i nostri frutteti ci garantiscono un buon raccolto di albicocche, susine, fichi, limoni e arance, con le quali confezioniamo confetture e succhi di frutta che troverete fra le altre cose sul tavolo della colazione.
Nell'orto raccogliamo le verdure di stagione e le erbe aromatiche. Tra i vari ortaggi coltivati ricordiamo quelli tipici dell'albenganese come la zucchina trombetta e il pomodoro cuore di bue, nonchè quelle autoctone della Val Pennavaire come il rinomato fagiolo "gianetto".